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martedì 6 marzo 2012


Caro-benzina, rischio due euro al litro

Il paradosso: la situazione non riflette ancora gli ultimi aumenti e registra la persistenza di margini bassi per gli operatori



Benzina, prezzi-record: rischio due euro al litroBenzina, prezzi-record: rischio due euro al litro
MILANO - Ancora record per i prezzi dei carburanti in Italia dove si registrano quasi 2 euro al litro per la benzina. Secondo quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE, si registra un maxiaumento di IP (+4 cent euro/litro) sulla benzina e prezzi raccomandati che proseguono i rialzi anche con Eni (+0,7 sulla 'verde' e +0,4 sul diesel; il market leader nel giro di poco più di 15 giorni ha messo mano ai prezzi con rincari rispettivamente di 3,8 e 2,4 cent) ed Esso (1 centesimo su entrambi i prodotti). Prezzi praticati sul territorio quindi in inevitabile salita con la media nazionale oltre 1,83 sulla benzina e a ridosso di 1,76 per il diesel mentre le punte ormai vedono al Centro la verde oltre 1,93 euro e il diesel a un passo da 1,80. Situazione comunque che non riflette ancora appieno gli ultimi aumenti e registra la persistenza di margini bassi per gli operatori. La verde è sotto 1,8 euro soltanto in Veneto e Lombardia.

IL DETTAGLIO - Nel dettaglio a livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) va dall'1,818 euro/litro di Esso all'1,834 di IP (no-logo in salita a 1,747). Per il diesel si passa dall'1,754 euro/litro sempre di Esso all'1,759 di Shell (no-logo a 1,651). Il Gpl è tra lo 0,822 euro/litro di Shell e lo 0,842 di IP (no-logo a 0,790). Anche stando alla consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana, la quotazione della benzina continua a macinare record. Alla chiusura di venerdì, complice anche un euro particolarmente fiacco, ben al di sotto di quota 1,33 sul dollaro, mille litri di verde costavano nel mercato del Mediterraneo 634 euro. Quasi quanto mille litri di gasolio (665 euro), il cui prezzo però, pure in aumento, è ancora ben lontano dai picchi del 2008. Sulla rete carburanti, va da sè, i prezzi alla pompa continuano a salire. Le medie ponderate nazionali salgono a 1,826 euro/litro per la benzina (+0,8 centesimi) e a 1,761 euro/litro per il diesel (+0,2 centesimi). Gpl Eni fermo a 0,844 euro/litro in media nazionale, prezzi del metano auto fermi in media a 0,95 euro/kg. A determinare gli aumenti delle medie sono i rialzi di Eni, IP ed Esso. Sempre stando alla rilevazione della Staffetta Quotidiana, questa mattina il market leader ha messo a segno il diciassettesimo rialzo dell'anno: +0,7 centesimi sulla benzina (media nazionale Eni calcolata dalla Staffetta a 1,830 euro/litro), +0,4 centesimi sul diesel (media a 1,766 euro/litro). Sale anche Esso, i cui prezzi restano sempre al di sotto della media di mercato: +0,6 centesimi sulla benzina a 1,813 euro/litro.
LA BENZINA - Rileva ancora Staffetta Quotidiana il rialzo IP sulla benzina: +4 centesimi al litro a 1,861 euro/litro. La compagnia del gruppo Api è in questo momento la più esposta agli umori dei prezzi e dei mercati internazionali, priva, fra l'altro, di attivitá di estrazione di idrocarburi. Quanto ai prezzi medi regionali, la benzina è ancora sotto quota 1,8 euro/litro solo in Veneto (1,797 euro/litro) e in Lombardia (1,799 euro/litro). La media ha superato quota 1,9 euro/litro nelle Marche (1,902 euro/litro). Quanto al diesel, nella provincia autonoma di Bolzano la media si attesta a 1,79 euro/litro.
LA DENUNCIA DI CODACONS - Ennesimo fine settimana di aumenti sulla rete carburanti con la verde che ha raggiunto il nuovo record di 1,827 euro al litro. Per il Codacons «oggi un pieno di benzina costa 13,65 euro in più rispetto allo scorso anno. Nel 2011, infatti, ai primi di marzo la verde con servizio si pagava 1,554 euro/litro, ossia 27,3 centesimi in meno al litro. Considerando due pieni di carburante al mese, si tratta di una stangata mensile aggiuntiva pari a 27,3 euro e di una stangata annua pari a 327 euro e 60 centesimi. Un guadagno miliardario anche per il Governo che, di sola Iva, senza considerare le accise, guadagna per ogni litro di verde 31,70 centesimi di euro al litro contro i 25,90 centesimi che guadagnava lo scorso anno, ossia 2 euro e 90 centesimi in più a pieno ed oltre 69 euro in più all'anno per ogni automobilista italiano. Che sia per questo che il Governo non muove un dito per bloccare queste ingiustificate speculazioni sui prezzi dei carburanti?»

FONTE CORRIERE DELLA SERA

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